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La località bergamasca Santa Croce ha dato il nome ad alcune prolifiche botteghe di pittori, attive a Venezia tra XV e XVII secolo. Francesco di Simone da Santacroce e Girolamo da Santacroce sono i due principali protagonisti di questa storia, allievi, rispettivamente, di Giovanni e Gentile Bellini. Le loro opere erano in larga parte destinate alle aree periferiche della Serenissima, dal territorio bergamasco, verso il confine occidentale, fino alla sponda orientale del mare Adriatico. Le testimonianze pittoriche dei Santacroce riflettono il momento d'oro del rinascimento veneziano. Con il passare del tempo i pittori ripiegano, sempre più nostalgicamente, verso i modelli di un remoto passato, sentito attuale da una committenza che sarà spazzata via dall'età della controriforma.